martedì 28 agosto 2012

Il terzo gode.

Vago alla ricerca di qualcuno che mi dimostri che sto sbagliando tutto e che la mia scelta di vita, paragonata, sia penosa.
E invece, nemmeno una smentita, un'esile opposizione, uno straccio di verità altrui.
Sono troppo intelligente e ho sempre ragione io, mi ci devo abituare.

Eppure vivere in una roulotte ed essere perennemente squattrinata non fa di me una persona il cui esempio andrebbe seguito, se non altro in un mondo dove la ragione sta nel portafoglio del più ricco.
Coltivarsi un orto e dire di essere vegetariani (senza tirarsela) fa molto sfigata della prateria.
Per non parlare del puzzo di capra e dei piedi sporchi di terra, per chi il giardinaggio non lo fa alla Martha Stewart con la camicia bianca.
Studio la natura e mi dico che la soluzione ad ogni problema va cercata lì.
Peccherò di presunzione e di ottimismo innato, ma penso comunque che sia inutile cercare di cambiare questa società parlando solo di economia, politica e alta finanza.
Oramai giuro che so tutto del MES, della Casaleggio che sta dietro a Grillo, di quanto siano fintamente puliti Saviano e Travaglio, degli stipendi dei parlamentari, dei senatori a vita che non vogliono morire, delle troie di Berlusconi, delle gaffes della Fornero, dei Rotschild e dei Rockfeller, del Club Bilderberg, della Massoneria, del NWO, dei misfatti delle multinazionali, della diossina dell'Ilva, della fregatura del debito-moneta, dell'Euro che ci ha inculati.
So tutto.
Davvero.
O perlomeno tutto quello che mi serve sapere per decretare una volta per tutte che questo mondo fa cagare e io non ne voglio far parte.
Non a questo prezzo, ne a questo costo.
Per carità.
Ma il punto è che vorrei andare oltre.
Vorrei parlare d'altro se possibile.
Vorrei non vedere tutti litigare su chi sia il cattivo.
La Nestlé è meno cattiva delle Banche, ma le Banche sono più cattive di Monti, che a sua volta è meno cattivo della Fornero, ma più cattivo di Lapo Elkann.
Insomma.
Chi se ne fotte se uno ruba mille miliardi o solo dieci, non sono ladri tutti e due?
Se ti metti in bocca un cucchiaio di sale o un chilo che cosa cambia?
Si può sentire più salato del salato?
Oltrepassato un certo limite sei cattivo.
Punto.
Non importa quanto.

Cosa stiamo ancora a discutere su cosa fanno gli altri di sbagliato.
Porca miseria, ma è sceso persino Gesù Cristo a ricordarci di farci gli affari nostri.
In senso buono, ovviamente.
Ma in fondo se non ce li facciamo noi, chi li fa al posto nostro?
Che non sia questo nostro continuo delegare, anche nella colpa, che ci ha messi con le spalle al muro?

Io mi coltivo le verdure, faccio talee di alberi da frutto e semino erbe officinali perché il peggior nemico delle multinazionali è l'ortolano (informatevi! è da non credere ma, ripeto, informatevi!).
Non mangio animali perché pare abbiano una coscienza, sognino e soffrano come noi e in attesa di una conferma scientifica, se mai arriverà, nel dubbio, preferisco fare a meno di cibarmi di cadaveri. 
Ogni tanto puzzo un po', ma se la natura ci avesse voluto sempre profumati, forse non avrebbe inventato nemmeno l'acqua. Quello che mi preoccupa non è il sudore, ma il contenuto dei deodoranti. 
Allevo galli e galline perché mi piace vedermeli sculettare davanti, sani e belli. Lo faccio per preservarne la razza e per divertimento.
Non guardo televisione perché credo che ogni parola che esce da quell'inutile scatola sia marcia e corrotta, indipendentemente da chi sia l'oratore di turno.
Non leggo i giornali perché ho l'impressione che siano per certi versi anche blasfemi, oltre che necrofagi e irrilevanti. Dovrebbero formare l'opinione pubblica, che presunzione.
Ma di quali opinioni stiamo parlando, e di chi?
Non mi trucco manco più, perché nemmeno Dio sa quali porcherie ci sono dentro ai cosmetici, e la mia faccia, sarò strana, la preferisco così.
Vivo in una roulotte perché non voglio essere costretta ad essere schiava di tasse, bollette e compagnia cantante. 
Insomma l'IMU non mi sfiora.
Questo forse è il segreto.
Non farsi più sfiorare.
Se non si può cambiare il mondo in uno scontro diretto, perché non provare con una mossa Kansas city?
Guardare i fiori e pensare alla rivoluzione.
Gli altri parlino pure di quello che vogliono... 
Io faccio a modo mio.
Intanto tra i due litiganti.

Ciao Mondo.


lunedì 27 agosto 2012

VEGETARIANITA'...






martedì 21 agosto 2012

Il futuro ha bisogno di Ribelli...

AMATO MAESTRO, QUAL'E' LA DIFFERENZA TRA UN RIBELLE E UN RIVOLUZIONARIO?

Maneeshna, non c'è solo una differenza quantitativa tra un ribelle e un rivoluzionario, c'è anche una differenza qualitativa. Il rivoluzionario è parte del mondo politico. Il suo approccio è attraverso la politica. E' convinto che cambiare la struttura sociale sia sufficiente a cambiare l'uomo.

Il ribelle è un fenomeno spirituale. Il suo approccio è assolutamente individuale. La sua visione è che se si vuol cambiare la società, dobbiamo cambiare l'individuo. La società di per sé non esiste; è solo una parola, come "folla", ma se la si ricerca, non la si troverà da nessuna parte. Quando incontri qualcuno, incontri un individuo. La società è solo un nome collettivo, solo un nome, non una realtà - non ha sostanza. L'individuo ha un'anima, ha la possibilità di evolversi, di cambiare, di trasformarsi.  Ecco che la differenza è enorme.


Il ribelle è l'essenza pura della religione. Porta nel mondo un cambiamento di coscienza, e se la coscienza cambia, la struttura della società è tenuta a seguirla. Ma il contrario non è giusto e ciò è stato provato da tutte le rivoluzioni, perché tutte hanno fallito.

Nessuna rivoluzione è riuscita a cambiare l'uomo, ma sembra che gli uomini non siano a conoscenza di questo fatto. Continuano ancora a pensare in termini di rivoluzione, di cambiamento della società, di cambiamento di governo, di burocrazia, di leggi, di sistemi politici. Il feudalismo, il capitalismo, il comunismo, il socialismo, il fascismo - erano tutti a loro modo rivoluzionari. Tutti hanno fallito, e fallito miseramente, perché l'uomo è rimasto lo stesso.

Un Buddha, uno zarathustra, un Gesù - questi sono veri ribelli. La loro fiducia è nell'individuo. Anche loro non hanno avuto successo, ma il loro fallimento è totalmente diverso dal fallimento dei rivoluzionari. I rivoluzionari hanno provato la loro metodologia in molti paesi, in molti modi e hanno fallito. Ma Buddha non ha avuto successo perché non è stato sperimentato. Gesù non ha avuto successo perché gli Ebrei lo uccisero e i Cristiani lo seppellirono. Non è stato collaudato, non gli è stata data un'occasione. La ribellione continua ad essere una dimensione non testata.

I miei sannyasins devono essere ribelli, non rivoluzionari. La rivoluzione appartiene ad una sfera molto mondana. Il Ribelle e la sua ribellione sono sacri. Il rivoluzionario non può stare da solo, ha bisogno di una folla, di un partito politico, di un governo. Ha bisogno di potere, e il potere corrompe - e poteri assoluti, assolutamente corrompono.

Tutti i rivoluzionari che sono riusciti ad arrivare al potere ne sono rimasti corrotti. Non potevano cambiare il potere e le sue istituzioni; il potere cambiò loro e le loro menti, corrompendoli. Solo i nomi erano diversi, ma la società continuava ad essere la medesima.

Sono secoli che la coscienza dell'uomo non viene coltivata. Solo di tanto in tanto un uomo fiorisce, ma la sua fioritura tra milioni di persone non è la regola, è l'eccezione. E poiché egli è solo la folla non lo sopporta, non lo tollera. Egli diventa una sorta di umiliazione, la sua sola presenza diventa un insulto, perché ti fa aprire gli occhi e ti rende consapevole del tuo potenziale e del tuo futuro. E ferisce il tuo ego perché non hai fatto niente per crescere, per essere più consapevole, più amorevole, più estatico, più creativo, più silenzioso, niente per creare un bel mondo attorno a te. 

Non hai contribuito al mondo, la tua esistenza qui non è stata una benedizione ma una dannazione. Hai aggiunto la rabbia, la tua violenza, la tua gelosia, la tua competitività, la tua sete di potere. Hai fatto del mondo un campo di battaglia, sei assetato di sangue e ciò rende anche gli altri assetati di sangue. Privi l'umanità della sua umanità. Aiuti gli uomini a cadere al di sotto dell'umanità, anche al di sotto degli animali.

Quindi un Gautama Buddha, un Kabir o un Chuang Tzu ti ferisce perché loro sono sbocciati e tu continui a stare impalato lì.  Le primavere vanno e vengono, e niente fiorisce in te; nessun uccello viene a fare un nido sopra di te, e a cantarti intorno. E' meglio crocifiggere Gesù e avvelenare Socrate - solo per rimuoverli - così che non ci si debba sentire spiritualmente inferiori. 

Il Mondo ha conosciuto pochissimi ribelli. 

Ma ora è il momento: se l'umanità si dimostra incapace di produrre un grande numero di ribelli - uno spirito ribelle - allora i nostri giorni sulla terra sono numerati. Allora questo secolo potrebbe essere il nostro cimitero. Ci stiamo avvicinando molto a questo punto.

Dobbiamo cambiare la nostra coscienza, creare più energia meditativa, più amorevolezza. Dobbiamo distruggere il vecchio uomo, le sue ideologie corrotte, la sua stupida discriminazione, le sue superstizioni idiote e creare un nuovo uomo, con occhi freschi, con nuovi valori; una discontinuità con il passato - questo è il significato della ribellione.

Queste tre parole vi aiuteranno a comprendere...

La Riforma significa una modificazione. Il vecchio rimane, gli si da solo una nuova forma. Come la ristrutturazione di un edificio. La sua struttura originale rimane, la si imbianca, la si pulisce, si cambiano qualche finestra e qualche porta.

La Rivoluzione va più in profondità della riforma. Il vecchio rimane, ma sono introdotti più cambiamenti - anche nella sua struttura base - non si cambiano solo i colori e non si aggiunge qualche finestra - magari si aggiungono nuovi piani, portando l'edificio più in alto nel cielo. Ma il vecchio non viene distrutto, ma nascosto dietro al nuovo, infatti costituisce le fondamenta del nuovo. La rivoluzione è una continuità col vecchio.

La Ribellione è una discontinuità. Non è una riforma, non è una rivoluzione, è semplicemente disconnettersi da tutto ciò che è vecchio. Le vecchie religioni, i vecchi uomini, le vecchie politiche ideologiche - tutto ciò che è vecchio va abbandonato. Bisogna ricominciare la vita dai brandelli.

E' molto significativo ricordare che il giorno in cui Gautama Buddha venne alla luce, sua madre morì. Mentre usciva dal grembo materno, la madre usciva dall'esistenza. Forse fu storico, perché venne cresciuto dalla sorella della madre, ma non vide mai sua madre. Questa è un'indicazione simbolica molto importante. Significa che la nascita di un ribelle è la morte del vecchio.

Il rivoluzionario cerca di cambiare il vecchio, il ribelle semplicemente viene fuori dal vecchio, proprio come un serpente  scivola via dalla sua vecchia pelle, e non si guarda mai indietro. A meno che non riusciamo a creare questo spirito ribelle, l'uomo non ha futuro. Il vecchio uomo ha portato l'uomo alla morte finale. La vecchia mentalità, le vecchie ideologie, le religioni antiche - sono tutte combinate insieme per realizzare questa situazione di suicidio globale. Solo un uomo nuovo può salvare l'umanità e questo pianeta, e la vita su questo bel pianeta.

Io insegno la ribellione, non la rivoluzione. Per me la ribellione è la qualità essenziale di un uomo religioso. E' spiritualità nella sua più assoluta purezza.

I giorni delle rivoluzioni sono finiti. La Rivoluzione Francese ha fallito, la Rivoluzione Russa ha fallito, la Rivoluzione Cinese ha fallito. In questo paese abbiamo visto la Rivoluzione di Gandhi fallire ed è fallita anche di fronte agli occhi dello stesso Gandhi. Gandhi ha insegnato per tutta la vita la nonviolenza e davanti ai suoi occhi il paese si era diviso. Milioni di uomini furono uccisi o arsi vivi, milioni di donne furono violentate. E Gandhi stesso fu colpito a morte. Questa è una strana fine per un santo nonviolento. 

E lui stesso si dimenticò di tutti i suoi insegnamenti. Prima che la sua Rivoluzione fosse assicurata, Louis Fischer, un pensatore americano, chiese a Gandhi che cosa ne avrebbe fatto delle armi e dei soldati, quando l'India sarebbe diventato un paese indipendente.

Gandhi disse "Getterò tutte le armi nell'oceano e manderò tutti i soldati a lavorare in campi e giardini."

E Lousi Fischer chiese allora "Ma hai dimenticato? E se qualcuno volesse invadere il tuo paese?"

E Gandhi disse "Noi gli daremo il benvenuto. Se qualcuno ci invadesse lo accoglieremo come un ospite, anche lui potrà vivere con noi e come noi. Non c'è nessun bisogno di lottare."

Ma si dimenticò totalmente della sua filosofia - ecco come falliscono le rivoluzioni. E' molto bello parlare di queste cose, ma quando il potere ti arriva tra le mani... Prima di tutto Mahatma Gandhi non accettò nessun posto nel governo. Lo fece per paura, perché come sarebbe riuscito a rispondere al mondo intero? Che dire del gettare le armi nell'oceano? Che dire del mandare i soldati a lavorare nei campi? E' fuggito dalla responsabilità per cui aveva combattuto tutta la vita, capendo che tutto ciò gli avrebbe causato dei grandi problemi, avrebbe dovuto contraddire la sua stessa filosofia.

Il governo era tuttavia formato dai suoi discepoli. Li aveva scelti lui, ma non gli chiese di eliminare l'esercito, al contrario. Quando l'India fu attaccata dal Pakistan, non disse al governo indiano, "ora andate al confine e date il benvenuto agli invasori come se fossero ospiti." Benedì invece i primi tre aerei che stavano partendo per bombardare il Pakistan. I tre aerei sorvolarono la villa in cui abitava a New Dehli e lui uscì in giardino per benedirli. E con la sua benedizione proseguirono nel loro percorso per distruggere la nostra gente, coloro che fino a pochi giorni prima erano considerati fratelli e sorelle. Sfortunatamente, nemmeno si notò la contraddizione.

La Rivoluzione Russa fallì davanti agli stessi occhi di Lenin. Predicava, d'accordo con Marx, "che quando la rivoluzione arriverà anche il matrimonio si dissolverà, perché anche il matrimonio fa parte della proprietà privata. Le persone potranno essere amanti e vivere insieme, e la società si prenderà cura dei loro bambini".

Quando la rivoluzione arrivò Lenin si rese conto dell'enormità del problema: prendersi cura dei bambini. Chi si sarebbe preso veramente cura di tutti quei bambini? E per quel che riguarda il dissolvere il matrimonio... per la prima volta vide che la società è basata sulla famiglia. La famiglia è l'unità base - senza la famiglia la società si cancellerebbe. E sarebbe stato persino pericoloso perché le persone sarebbero diventate più indipendenti senza famiglia.

Potete vedere la logica. Se le persone hanno la responsabilità di una moglie, di un vecchio padre, di una vecchia madre, o di un bambino, le persone sono talmente legate che non possono ribellarsi. Non possono andare contro al governo, hanno troppe responsabilità. Ma se le persone non avessero responsabilità, se fosse il governo a prendersi cura degli anziani - come andavano promettendo prima della rivoluzione - se fosse il governo a prendersi cura anche dei bambini, e se le persone fossero libere di vivere insieme sino a che si amano, non avrebbero bisogno di un permesso di matrimonio, ne tanto meno di divorzio. Sarebbe un loro affare personale, e il governo non potrebbe interferire. 

Ma quando il potere fu nelle mani del Partito Comunista, di cui Lenin era il leader, tutto cambiò. Iniziarono a pensare in modo diverso. Ora il pensiero era che rendere le persone così libere da ogni responsabilità era pericoloso - sarebbero diventate troppo individualiste. Così lasciamoli legati ad una famiglia. Con una moglie malata, una madre e un padre anziani, dei bambini e nessuna educazione, sarebbero rimasti schiavi per sempre. Non avrebbero avuto il coraggio di ribellarsi o di andare contro al governo.

La famiglia è una delle più grandi trappole che la società ha usato per millenni per tenere l'uomo in schiavitù. Lenin dimenticò dunque tutte le promesse sulla dissoluzione della famiglia.

E' particolare il modo in cui le rivoluzioni falliscono. Falliscono sempre per mano degli stessi rivoluzionari, perché una volta che hanno il potere tra le mani le loro idee cambiano. Diventano troppo attaccati al potere. E allora il loro unico sforzo sarà concentrato su come tenersi quel potere per sempre, e come mantenere il popolo in schiavitù.

Il futuro non ha bisogno di altre rivoluzioni. Il futuro ha bisogno di un nuovo esperimento che ancora non è stato provato. Nonostante ci stiano stati ribelli in queste migliaia di anni sono sempre rimasti soli - individuali. Forse i tempi non erano ancora maturi per loro. Ma per noi, ora, non solo sono maturi... se non ci sbrighiamo il tempo finirà.

Per la fine del secolo o gli uomini scompariranno, o un nuovo uomo con una nuova visione apparirà sulla terra.

E sarà un ribelle. 


Osho.





lunedì 20 agosto 2012

SIGH SOB

E' spaventoso questo Mondo, non trovate?
Non appena si inizia a strofinare un po' la superficie iniziale, l'immagine che ci si era creati, sicura e splendente, crolla. 
Questo mondo dunque non finisce intorno a me?
Veramente?
C'è dell'altro oltre alla mia vita quotidiana casa-spesa-lavoro?
Ma per davvero?

Dai non scherzare!
Esiste ancora vita su questo pianeta?
Siamo ancora umani?

Chi lo sa.

Il punto non è questo.

Il punto è che ogni volta che mi guardo attorno vedo miseria.
Le strade e i marciapiedi della mia città cadono a pezzi.
Il poco verde rimasto è prevalentemente privato, perché il pubblico è troppo impegnato a costruire rotonde per piantare qualche albero qua e là.
In giro non si vede nessuno.
Sono sempre più le persone che pagano la spesa con i buoni pasto e sempre più supermercati iniziano ad accettarli. 

Alcuni clienti girano per le corsie con la calcolatrice, perché i soldi a fine mese sono quelli e devono bastare, in un modo o nell'altro.
L'ufficio di collocamento non è mai stato così penoso.
Fanno girare sempre gli stessi annunci e pensate che c'è una mensa che cerca un cuoco da oltre due mesi... 
Dico due mesi!
Che collocamento sei?

Anche la fabbrica più grande della zona comincia a dare segni di cedimento.
E' da tempo che in realtà le cose non vanno troppo bene, ma insomma, pur di tenersi il lavoro, si fa finta di non vedere.

Quando poi ciò che si temeva finisce sul giornale, allora, e solo allora, ci si inizia a preoccupare.
Quando oramai i giochi sono stati fatti e  forse è troppo tardi per porre rimedio.

Per non parlare dei centri commerciali della zona.
I giornali locali continuano a dire che vanno a gonfie vele, ma poi parli con un commesso qualsiasi e ti risponde che chi compra sono solo Russi e Cinesi.

Di Italiani nemmeno l'ombra.
Ma anche questo si sapeva. 
Alcuni centri commerciali sono creati per durare 20 anni.
Nel frattempo succhiano tutta l'economia dei dintorni, come un cancro, e appena la zona non è più redditizia, la abbandonano.

Comodo così!
Ma chi se ne frega, in fondo.

L'importante è avere quel che basta per uscire il fine settimana.
E tirare finalmente fuori dal garage il macchinone fiammante.
Lo uso solo nei weekend, in settimana in fabbrica ci vado con la Punto.

Ma non lo sapete quanto costa la benzina oggi?


venerdì 17 agosto 2012

LULLABY

Il risveglio avviene tutto d'un colpo.
Non ci sono sfumature intermedie.
La mente si zittisce all'improvviso e il silenzio inizia a parlare.

E' incredibile la consapevolezza che ne deriva.
Tutto il tempo viene ridotto ad un minimo istante,quello presente.
E tu ti senti cambiato, rinato, come dopo una doccia lunga un secolo.
Non sai come gestire questo dono e ci saranno giorni in cui arriverai persino a maledirlo.
Ma la sua ricompensa è talmente preziosa che non puoi far altro che dedicare a quel silenzio il resto della tua vita.
Perché è in quel silenzio che tutto trova un senso.
E' in quel silenzio che esiste libertà assoluta.

E' in quel silenzio che esistono beatitudine e riso.

Il risveglio non va ricercato.
Va assecondato.
Il silenzio è già in noi ma ogni giorno non facciamo altro che coprirlo con milioni di rumori.
Il silenzio è delicato, basta un niente ed è sparito.
Nelle città credo sia oramai introvabile. 
Il silenzio è negativo addirittura, a volte fa persino paura. 
Il silenzio sembra non contare niente. 
E invece è da lì che nasce tutto.
Da un silenzio che le parole immiseriscono.
Da un silenzio che le parole non riescono a spiegare.
Perché anche le parole a volte sono solo rumore.







giovedì 16 agosto 2012

DESIDERATA


Procedi con calma in mezzo al rumore e alla fretta e ricorda quanta pace può esserci nel silenzio. Per quanto ti è possibile, senza sottometterti, sii sempre in buoni rapporti col prossimo. Esprimi la tua verità con tranquillità e chiarezza e ascolta gli altri, anche gli ottusi e gli ignoranti: anch’essi hanno la loro storia. Evita le persone rumorose ed aggressive: opprimono lo spirito. Se ti paragoni agli altri potresti diventare vanesio e amaro; perché ci saranno sempre persone superiori o inferiori a te. Goditi i tuoi risultati così come i tuoi progetti. Conserva l’interesse per il tuo lavoro: per quanto umile sia; è ciò che realmente possiedi nella mutevole sorte del tempo. Sii prudente nei tuoi affari, perché il mondo è pieno di tranelli. Ma ciò non accechi la tua capacità di distinguere la virtù; molte persone lottano per grandi ideali e dovunque la vita è piena di eroismo. Sii te stesso. Soprattutto non fingere negli affetti e non essere memmeno cinico sull’amore; perché, nonostante tutte le aridità e le disillusioni esso è perenne come l’erba. Accetta benevolmente gli ammaestramenti che derivano dall’età e molla con un sorriso sereno le cose della giovinezza. Coltiva la forza di spirito per fartene scudo contro l’improvvisa sfortuna. Ma non tormentarti con l’immaginazione. Molte paure nascono dalla stanchezza e dalla solitudine. Al di là di una salutare disciplina, sii gentile con te stesso. Tu sei figlio dell’universo, non meno degli alberi e delle stelle; tu hai il diritto di essere qui. E che ti sia chiaro o no, non c’è dubbio che l’universo ti si sta schiudendo come deve. Perciò sii in pace con Dio comunque tu lo concepisca e quali che siano le tue lotte e le tue aspirazioni; conserva la pace dello spirito pur nella rumorosa confusione della vita. Con tutti i suoi inganni, le ingratitudini e i sogni infranti, questo è pur sempre un mondo stupendo. Stai attento e fa’ di tutto per essere felice.


Go placidly amid the noise and haste, and remember what peace there may be in silence. As far as possible without surrender be on good terms with all persons. Speak your truth quietly and clearly: and listen to others, even the dull and ignorant; they too have their story. Avoid loud and aggressive persons, they are vexatious to the spirit. If you compare yourself with others, you may become vain and bitter; for always there will be greater and lesser persons than yourself. Enjoy your achievements as well as your plans. Keep interested in your own career, however humble; it is a real possession in the changing fortunes of time. Exercise caution in your business affairs, because the world is full of trickery. But let not this blind you to what virtue there is; many people strive for high ideals and everywhere life is full of heroism. Be yourself. Especially do not feign affection. Neither be cynical about love; for in the face of all aridity and disenchantment it is perennial as the grass. Take kindly the counsel of the years, gracefully surrendering the things of youth. Nurture strength of spirit to shield you in sudden misfortune. But do not distress yourself with imaginings. Many fears are born of fatigue and loneliness. Beyond a wholesome discipline, be gentle with yourself. You are a child of the universe, no less than a tree and the stars; you’ve a right to be here. And whether or not it is clear to you, no doubt the universe is unfolding as it should. Therefore be at peace with God, whatever you conceive Him to be. And whatever your labors and aspirations, in the noisy confusion of life keep peace with your soul. With all its shams, drudgery and broken dreams, it is still a beautiful world. Be careful. Strive to be happy.

MAX EHRMANN
domenica 12 agosto 2012

POLLAIO PER GALLINE FELICI!

Finalmente il pollaio è terminato.
Mancano ancora pochi accessori e qualche decorazione ma siamo soddisfatti.
Il capitolo galline felici è dunque terminato.
Tra poco si parte con le caprette.
Un bacione a tutti!








sabato 11 agosto 2012

Poco tempo e troppo caldo...




venerdì 10 agosto 2012

ALMOST FINISH...


giovedì 9 agosto 2012

Solo per galline felici







domenica 5 agosto 2012

COCCODE'


Le galline ovaiole che si sono aggiunte ieri al mio pollaio si sono trovate talmente bene che mi hanno regalato due uova.
Sembrerò stupida ma mi sono emozionata.
Un abbraccio. 


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