venerdì 21 settembre 2012

Buongiorno!

"Quando il mattino si prepara per il risveglio dell'uomo."
Jiddu

Cani Assonnati  
Papaveri e Papere

Ambasciata Cubana

Paperoni

giovedì 20 settembre 2012

...

"Imagine no possessions
I wonder if you can."

Anima-li fotogenici





mercoledì 19 settembre 2012

TANA, LIBERA TUTTI!

Non so nemmeno cosa ci faccio qui, qui su questo blog intendo.
In un'epoca in cui anche la casalinga più disperata insegna a fare biscotti e tortine su internet, e l'adolescente meno ribelle pubblica il suo culo in rete, non so dove incastrarmi.
Ho un, come dire, un... impossibilità, un blocco, un freno? 
Un dubbio atroce... 
In che categoria posso inserire l'argomento Dio?
Va bene se lo metto dopo il calcio, ma prima della formula uno?
Viene prima di Sgarbi ma sicuramente dopo la gravidanza della Marini, o sbaglio?
Non vorrei pestare i piedi a nessuno con la mia spiritualità. 
Vorrei essere discreta, vorrei parlarne in modo poco plateale.
Vorrei che ci si avvicinasse a questo argomento con cautela.
Perché ammettiamolo Dio è un argomento scottante, genera incomprensione e noi preferiamo non parlarne mai.
Non vorrei essere scambiata per uno di quei pazzi di TBNE che alzano le mani al cielo osannando il Signore, per intenderci.
Non vorrei forzare la cosa, ne vorrei che richiedesse alcuno sforzo.
Ma se ti azzardi a parlare di Dio ti danno subito tutti addosso, le critiche più comuni vanno dal banale "cosa ne vuoi sapere te" al più dotto "che minchia me ne fotte".
E con questa ottima base di partenza, capite bene che le probabilità di successo siano minime e  che invece i fraintendimenti si sprechino.
Ripenso a quel povero cristo di Nietzsche che morì urlando "Non era questo che intendevo con Superuomo! Hitler non ha capito un cazzo! Scusate la prossima volta non fiato più!"
Non sia mai.
E' per colpa di questo gap nella comunicazione che l'uomo si è ridotto a questo livello.
Abbiamo passato tutta la storia a fraintenderci e a fraintendere.
E' normale che arrivati a un certo punto non ci si capisca più un belino.
E' un po' meno normale forse che una ragazza di 27 anni si trovi nel 2012 nel bel mezzo di una crisi mistica.

Tanto mistica dall'avere la pretesa di mettere un po' di chiarezza in tutto questo groviglio dove ognuno dice la sua e nessuno sa di cosa sta parlando.

Però su un blog come si fa?
Ho l'impressione che la prima cosa che conta e ti rende vincente e degno di lettura sia la grafica.
La grafica è fondamentale ti direbbe subito un "blogger professionista" per non parlare delle foto, che devono essere assolutamente perfette.
E lo sfondo, meglio i fiorellini o i pois che fanno un po' vintage, sai visto che si parla di Dio, che colore secondo te gli si abbina meglio... L'azzurro gli dona o è pacchiano?
E poi arrivo io, con la mia mappazza di parole nero su bianco.
Con immagini rare come il condimento nelle peggiori insalate di riso.
E un argomento che fa venir voglia di bestemmiare, nella maggior parte dei casi.
Capite... 
Dovrei essere meno chiacchierona e più condensata. 
Da quanto ho capito per farsi notare uno deve scrivere poco e accostare un'immagine accattivante.
Parliamo a slogan, in pratica.

Parliamo come dei cazzo di pubblicitari.
E io non ci sto.
Perché il piacere di un discorso vero e armonioso è un piacere di cui ci priviamo ogni giorno. Parliamo sempre meno e vociamo sempre di più.
E in questo gran baccano, che abbiamo riprodotto fedelmente anche online, non ci capiamo più.
Di nuovo e come sempre anche in internet ci siamo ritrovati stringi stringi a dover fare bella figura.


E io bella figura non l'ho proprio mai saputa fare, temo.
So far figura a modo mio.

Tutto questo per arrivare al punto che io Dio l'ho trovato ma non so come dirvelo.
Ebbene sì, ve lo confesso, ho più Dio io di tutti i preti della zona messi assieme.

Sono aperte le scommesse!
L'ho stanato quel vergognoso, l'ho tirato fuori dal suo nascondiglio. 
E ora sto imparando a conoscerlo e ci intendiamo che è un piacere.
L'ho incontrato in Portogallo e da li ho capito che è davvero ovunque come dicono in giro.
L'ho incontrato il giorno in cui mi è venuta così tanta paura tutta assieme che ho esaurito la dose per l'intera vita.
Non sapendo dove rifugiarmi all'esterno mi sono voltata verso l'interno.
Mi ci sono trovata bene, e da lì il misticismo.
Giusto il tempo per capire cosa mi era successo ed ecco che un'atea convinta era morta e al suo posto venivo fuori di nuovo io, ma convertita.

Sarei degna di un ricovero psichiatrico a dir di molti ma questo non fa altro che darmi ulteriore fiducia.
Dio si manifesta per vie misteriose.
Sapete che si racconta che dopo che ebbe creato l'esistenza all'improvviso fu assalito da un dubbio trascendentale.
- E ora dove mi metto? - borbottò Dio tra se e se. - sull'Himalaya. Mi sembra un ottimo posto, farà un po' freddo, ma è un bel nascondiglio - 
- L'Himalaya ancora non esiste - gli venne risposto - e tra non molto arriveranno Messner e compagni a romperti le balle -
Dio non credeva alle sue orecchie e iniziò a preoccuparsi un po'.
- Allora mi infilo giù nella Fossa delle Marianne - 
- Noneeee! Credi che gli uomini non siano tanto curiosi da venire a misurarne la profondità, prima o poi... E quante navi che... No! Nella Fossa delle Marianne no! -
- Come no! - si indignò Dio - Belin, è un bel casino, ma mica posso sparire. Sono qui e ci sono sempre stato... Volete dire che non ci sia più un po' di posto per me? -
Anche lui aveva difficoltà a inserirsi, vedete, capiva che la sua presenza era ingombrante che non bastava un garage o un solaio, insomma è Dio!
Gli venne suggerita una cosa.
- Prova un po' a metterti dentro gli uomini. Stai lì e cerca di non farti sentire. Quieto e neutrale. Non metterti di mezzo e loro non ti troveranno mai. Dietro agli occhi non possono guardare, così come non riescono a vedere loro stessi se non riflessi in uno specchio, vedrai che è un buon nascondiglio! -
E così fece. 

Ecco perché è solo voltandosi verso l'interno che lo si può trovare e sentire.

Ma niente. Ci sminuiamo a tal punto che crediamo che Dio sia altrove, intorno ma lontano da noi.
Lo cerchiamo ovunque, nei testi, nei Vangeli, nelle chiese, nei papi, nei preti, nelle missioni, nel 5 per mille. 
E morire, manco l'ombra.
Ma per forza. Come può Dio trovarsi in cose così tanto stupide?
Dio non è stupido.
Dio ha perso persino il filo di quello che vanno raccontando tutti questi religiosi. 

Sta telenovela che hanno montato dai tempi dei tempi non sta proprio più in piedi.
Pedofilia, abusi, corruzione, ori e incensi. 
Che esempio! Che eroi!
Personalmente non ho mai avuto grande stima della religione cattolica e ora più che mai, la poca stima si è trasformata in uno schifo.
Religione e Dio non sono la stessa cosa.
Non si assomigliano nemmeno un pochino.
Il mio Dio tanto per cominciare non mi punisce, ne mi spia, ne si arrabbia con me. 
Il mio Dio è amore e comprensione.
Il mio Dio mi ha trasformato dalla testa ai piedi, mi ha fatto riconciliare con l'anima, mi permette di non preoccuparmi più del futuro.

E inoltre è chiaro. Chiarissimo.
Non ha bisogno di interpreti che mi spieghino cosa intendeva dire.

Non ha testi, ne dottrine.
Non ha insegnamenti.
Ha solo tanta verità da regalare.

Il mio Dio non sta rinchiuso in una chiesa. Non conta quante volte mi confesso, perché sa già tutto di me, e  non ha bisogno di alcun chiarimento.
Il mio Dio non è curioso.


Dio si esprime già nella natura, è incredibile che non ve ne rendiate conto.
Dio è come il profumo di una rosa, non lo si può toccare, ma lo si sente lo stesso.


Mi piace sedermi la sera attorno al fuoco, cercare Dio in ogni fiamma, scintilla, lapillo, tizzone, sentirne il calore, osservarne il colore, e poi ancora mangiare un po' di Dio, mentre mordo una pannocchia grigliata, e perché no fumare un po' di Dio in quell'erba infinitamente buona che ha avuto la premura di regalarci, senza che forse nessuno lo vedesse, per farci rilassare un po'.
E capire forse un giorno che siamo solo in visita su questa terra.
Che noi siamo Dio che fa un'esperienza terrena, dove possiamo abbracciarci, amarci, baciarci e scambiarci segni di pace.

E invece no.
Sono costretta a stare su questo blog perché la gente vive su internet. 

Manca l'ambiente, manca il contorno, manca il contatto, manca la voce.
Manca la profondità, la terza dimensione.

Rimango in attesa che smettiate di cercare Dio su google.
E vi invito qui, da me, dove c'è tanto spazio che basta per tutti.
Qui dove l'amore è esploso dappertutto!
E il fraintendimento è solo un ricordo lontano. 

N.d.A. 
Il fatto che Dio parli sul mio blog e abbia sembianze umane è tanto per rendere l'idea, non lo immagino con la barba, e no, non penso nemmeno che abbia scritto dieci comandamenti, né che si arrabbi se facciamo l'amore.
Chiamiamolo Esistenza, chiamiamolo Tutto, chiamiamolo Energia, chiamiamolo Dio.
E' uguale.
Siamo, questo è Dio.




domenica 16 settembre 2012

Che ti guarda e anche se ride, a vederla mette quasi paura...

Ringrazio Dio di non essere nata in America.
Almeno da qui ho un po' di tempo per cercare di capire la merda in cui ci stanno trascinando.
Vivere il disastro in leggera differita, di questo un po', mi compiaccio.
Magre soddisfazioni, adatte ai tempi.

martedì 4 settembre 2012

Siamo sempre WORK in PROGRESS

Il Paperino volante


Tito più pollo dei polli

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